I vantaggi della caldaia combinata therminator II touch della SOLARFOCUS

I vantaggi della caldaia combinata therminator II touch della SOLARFOCUS

Quando si parla di caldaie combinate molte persone storcono il naso: tra tecnici ed utenti è molto diffusa l’opinione che gli apparecchi policombustibili non siano né carne né pesce; questo perché negli anni ’70, dopo la prima crisi energetica, si erano diffusi degli “accrocchi” che potevano funzionare sia a legna che a gasolio che a gas ma, vista la notevole differenza di gestione tra i combustibili, non eccellevano con nessuno di essi. È pur vero che in quel periodo non c’erano le necessità di oggi in termini di efficienza energetica (un litro di gasolio costava quanto una bottiglia d’acqua o forse meno!), quindi nonostante gli scarsi rendimenti la presenza di questi “ibridi” era importante.

Un deciso cambiamento di rotta avviene quando Solarfocus, azienda austriaca produttrice di caldaie a biomassa e pannelli solari termici, presenta sul mercato la caldaia therminator II touch legna/pellet. Nata nel 1998 e costantemente aggiornata fino alla versione attuale, è figlia del know how aziendale e circa 8/9 anni fa ha debuttato sul mercato Italiano, dove è stata accolta come una soluzione ottimale per affidabilità, comfort e versatilità.

Vista l’incertezza sul buon funzionamento delle prime caldaie a pellet, e con la complicità di una certa anarchia dei prezzi, la therminator rappresenta la quadratura del cerchio: racchiude in un solo corpo l’affidabilità di una caldaia a legna ed il comfort del pellet. Nella caldaia Solarfocus si bruciano solo combustibili legnosi, legno e pellet (o per meglio dire legno in ceppi e legno in pellet, cioè lo stesso combustibile in due formati diversi), utilizzando per la combustione una sola griglia di gassificazione. Ciò è reso possibile dalla combustione a fiamma inversa (rovesciata) sia con la legna che col pellet (Solarfocus è l’unica azienda al mondo che utilizza questa tecnologia per tutti i combustibili legnosi). Il rendimento della combustione è pressoché identico, con leggero vantaggio a favore del pellet dovuto al tasso di umidità più basso e alla omogeneità del prodotto.

Il preciso e continuo controllo dell’ossigeno residuo realizzato attraverso la sonda Lambda (introdotta nel 1981) permette alla therminator di raggiungere elevatissime temperature di combustione (fino a 1.200°C) e garantisce lo sfruttamento ottimale del combustibile (gassificazione totale), da cui l’assenza di residui organici nelle ceneri e, di conseguenza, l’elevata pulizia dei prodotti della combustione stessa (meno polveri=minore sporcamento); ciò significa che lo svuotamento del vano ceneri avviene con frequenza di 10/15 giorni con il funzionamento a legna e di 3/4 mesi con il pellet, ed il sistema automatico per la pulizia degli scambiatori ha un’efficienza del 100%.

Il comfort e la continuità di servizio sono garantiti dall’accensione automatica della legna (senza dover prima accendere il pellet): un phon ad aria calda a ca. 700°C innesca la prima pirolisi e riesce ad accenderla in pochi minuti; questa opzione facilita la gestione all’utente che al mattino deve recarsi al lavoro: la caldaia può essere riempita la sera prima e l’accensione avviene quando il sistema richiede energia perciò, quando torna, trova la casa calda secondo gli orari e le temperature programmati in precedenza. Quando finisce la combustione della legna e l’impianto ha ancora bisogno di energia, un sistema automatico pulisce la griglia di gassificazione e fa partire la combustione del pellet in modo da garantire sempre il raggiungimento della temperatura voluta.

La gestione dell’intero sistema è affidata alla collaudata elettronica ecomanager-touch, di serie su tutte le caldaie, grazie alla quale si può regolare in modo accurato l’impianto di riscaldamento (con sonda esterna di serie per il funzionamento in modo climatico), la produzione dell’acqua calda sanitaria (compreso eventuale ricircolo), l’impianto solare termico, ecc. È inoltre telegestibile da smartphone e tablet (scaricando un’app gratuita) o dal pc con un collegamento VNC attraverso Internet.

Naturalmente per un funzionamento ottimale e per garantire l’elevato comfort di questa soluzione, l’impianto deve essere dotato di un accumulo termico (puffer); per il calcolo del volume basta seguire una semplice regola: 50-55 lt. di volume per ogni Kw con la legna e ca. 30 lt./ Kw con il pellet. L’ampia gamma si adatta a tutte le esigenze (con potenze che variano dai 18 ai 60Kw) e si possono realizzare impianti molto grandi sfruttando la possibilità di gestire in “cascata” fino a 6 gruppi termici. A ciò si aggiunge un servizio di assistenza pre e post vendita puntuale ed efficiente e la garanzia di 10 anni.

Pubblicato il: 05/04/2016
Autore: SolarFocus