Edilclima: tutte le novità relative alla diagnosi energetica e agli incentivi fiscali
1 Premessa
La diagnosi energetica degli edifici e il soddisfacimento dei requisiti necessari per l’accesso ai benefici fiscali rappresentano oggi due temi centrali per i progettisti, oltreché tra loro collegati.
L’attuale contesto normativo e legislativo impone infatti il raggiungimento di obiettivi sempre più elevati e ambiziosi, sia dal punto di vista energetico sia da quello ambientale.
A ciò concorre anche la regolamentazione inerente all’ottenimento delle detrazioni fiscali, la quale dà ulteriore impulso alla realizzazione delle opere di efficientamento.
Ma come identificare e progettare le opere migliorative? Lo strumento principe è costituito dalla diagnosi energetica, punto di partenza e denominatore comune di qualsiasi valutazione.
EC720 Diagnosi energetica e Interventi migliorativi ed EC778 Incentivi fiscali rappresentano così due moduli fondamentali, abbinati al motore di calcolo base EC700 Calcolo prestazioni energetiche degli edifici.
Il primo, conforme alla normativa tecnica in materia di diagnosi energetica (UNI CEI EN 16247-1-2, UNI/TR 11775, UNI EN 15459, UNI/TS 11819, UNI CEI EN 17463,linee guida ENEA), consente di assolvere a tutti i passaggi richiesti dall’esecuzione di una diagnosi energetica di alta qualità.
Il secondo, conforme alla regolamentazione in tema di benefici fiscali (D.M. 06.08.2020), oltreché all’ulteriore documentazione inerente ai bandi PNNR (guida MEF, guida IFEL), supporta invece il progettista nell’assolvimento degli adempimenti richiesti per il conseguimento delle detrazioni.
I software sono stati sottoposti ad un accurato aggiornamento che ha dotato entrambi di contenuti aggiuntivi, arricchendoli di nuove funzionalità.
Principio ispiratore dell’aggiornamento è stato quello di ottimizzare il supporto al progettista, fornendogli gli strumenti più efficaci: non solo conformi alla regolamentazione vigente, ma anche tali da automatizzare nel modo migliore le rigorose procedure da quest’ultima richieste.
Va altresì ricordato come il rapporto tecnico UNI/TR 11775 annoveri, tra i contenuti del rapporto finale di diagnosi energetica, anche una verifica di sussistenza delle condizioni di accesso agli incentivi fiscali, avvalorando quindi l’approccio integrato ormai permeante le analisi energetiche.
2 Impostazione della tipologia di calcolo
All’apertura di un nuovo lavoro è essenziale adottare un approccio corretto per intraprendere una diagnosi energetica. Sono state dunque previste, nella maschera iniziale di EC700 Calcolo prestazioni energetiche degli edifici, due differenti opzioni, volte a guidare l’utente nello svolgimento del successivo iter procedurale (modellazione dell’edificio, diagnosi energetica, certificazione energetica, verifiche di legge, benefici fiscali).
La prima opzione corrisponde all’esecuzione delle applicazioni regolamentari (certificazione energetica, verifiche di legge, benefici fiscali), rispondenti cioè ad una specifica legislazione.
La seconda opzione corrisponde invece all’effettuazione della diagnosi energetica e all’elaborazione dell’analisi economica secondo la norma UNI EN 15459.
In entrambi i casi, il software supporta l’utente nella compilazione dei dati (secondo la modalità di valutazione di progetto/standard o adattata all’utenza) e provvede all’abilitazione o meno, nella sezione dedicata ad EC720 Diagnosi energetica e Interventi migliorativi, di determinate funzioni.
Si aggiunge una modalità di compilazione “libera” al fine di garantire la massima flessibilità.
3 Rappresentazione della procedura di diagnosi energetica
La diagnosi energetica degli edifici è costituita, ai sensi della normativa vigente, da una procedura sistematica, articolata in passaggi ben precisi.
Grazie all’introduzione di uno supporto grafico, si sono così enfatizzati i principali step costituenti la procedura di diagnosi, guidando ancor di più l’utente nell’esecuzione consequenziale delle più rilevanti operazioni (analisi dei consumi reali, costruzione e validazione del modello di calcolo, simulazione degli interventi migliorativi ed esecuzione dell’analisi economica, formulazione del rapporto finale).
In caso lo scopo del calcolo sia invece la certificazione energetica, la procedura si semplifica, ricomprendendo la sola formulazione delle raccomandazioni.
4 Definizione dei consumi reali
È stata introdotta una nuova modalità di configurazione “personalizzata” dei contatori, a ciascuno dei quali è possibile associare il relativo vettore energetico, le utenze servite (intero edificio, singole unità immobiliari o gruppi di unità immobiliari) e i servizi collegati.
Tale nuova modalità si aggiunge al preesistente meccanismo di “configurazione rapida” (per ciascun vettore energetico: un contatore per l’intero edificio, tanti contatori quante sono le unità immobiliari o entrambe le casistiche), a tutt’oggi disponibile.
È stato inoltre ottimizzato l’inserimento dei dati relativi ai singoli periodi di osservazione (consumi, temperature esterne medie, giorni riscaldamento/raffrescamento), attraverso la compilazione di un’apposita griglia.
5 Simulazione degli interventi migliorativi
In caso di “interventi semplificati” (configuratore rapido di interventi precostituiti), utile soprattutto ai fini della compilazione dell’APE (sezione “Raccomandazioni”), sono state introdotte due nuove tipologie di intervento: non solo l’installazione delle schermature solari, abbinabile o meno a quella di nuovi serramenti, ma anche la sostituzione dei dispositivi di illuminazione (intervento di relamping).
La configurazione degli interventi è stata inoltre resa ancora più efficace grazie all’introduzione di uno schema grafico, variabile dinamicamente in funzione degli interventi selezionati.
Si aggiunge la possibilità di personalizzazione, nell’ambito di ciascuno scenario, del potere calorifico associato ai singoli vettori energetici, permettendo così di differenziarlo rispetto a quello adottato per lo stato di fatto.
6 Esecuzione dell’analisi economica
La sezione dedicata all’analisi economica secondo UNI EN 15459, particolarmente dettagliata e approfondita, è stata ulteriormente affinata, grazie al proseguimento della già intrapresa collaborazione scientifica con il Politecnico di Torino. È stata infatti implementata la possibilità di:
- associare a ciascuno scenario molteplici detrazioni fiscali, a loro volta contraddistinte da differenti massimali;
- simulare il ricorso a meccanismi di cessione del credito;
- gestire i meccanismi di finanziamento, totale o parziale;
- effettuare un’analisi di sensibilità dei risultati ottenuti.
Con riguardo a quest’ultimo aspetto, è infatti possibile studiare l’incidenza dei vari parametri sul valore del VAN (Valore Attuale Netto), identificando in forma grafica (rette con differente pendenza) i fattori preponderanti, che dovranno essere meritevoli di particolare attenzione.
7 Redazione del rapporto finale
È stato introdotto un nuovo modello di rapporto finale, conforme al rapporto tecnico UNI/TR 11775 (appendice B) e alle Linee Guida Enea. Questi ultimi definiscono infatti un indice di riferimento suscettibile di modifiche e integrazioni. Tale indice appare contraddistinto da influenze tipiche della diagnosi industriale (es. ampio spazio dedicato all’analisi dei consumi effettivamente registrati, anteposta nell’ordine logico alla modellazione dell’edificio), attestando un graduale processo di armonizzazione delle varie tipologie di diagnosi. I punti ricompresi nell’indice di riferimento, attraverso i quali si articola il nuovo modello, sono i seguenti:
- premessa e aspetti generali;
- descrizione generale del sito oggetto di diagnosi;
- descrizione del sistema edificio-impianto;
- analisi dei consumi energetici reali;
- simulazione del sistema edificio-impianto;
- identificazione degli interventi di riqualificazione energetica;
- analisi costi-benefici degli interventi;
- conclusioni;
- appendici.
L’obiettivo perseguito è l’elaborazione di un modello il più possibile sintetico ed efficace che possa essere eventualmente integrato mediante allegati tecnici specifici (reperibili tra i numerosi report generati da EC700 Calcolo prestazioni energetiche degli edifici).
8 Verifica di conformità al principio DNSH
Il software EC778 Incentivi fiscali è stato provvisto della verifica di conformità al principio DNSH (Do No Significant Harm). Tale verifica è richiesta dai bandi PNNR aventi ad oggetto gli enti pubblici così come in caso di specifici regolamenti comunali.
Secondo il principio DNSH qualsiasi intervento deve essere progettato in modo tale da non arrecare un impatto significativo sull’ambiente.
La verifica di conformità al predetto principio è regolamentata da una guida operativa MEF (Ministero dell’Economia e Finanze), disponibile sul sito “Italia Domani”, e da una guida integrativa IFEL.
La guida MEF si articola in molteplici schede, di cui quelle rilevanti per gli scopi del software sono le prime due relative agli interventi di nuova costruzione e a quelli di riqualificazione energetica.
Sono previsti due differenti regimi di verifica, a cui corrispondono altrettanti gradi di severità, e un doppio set di verifiche, di carattere energetico e ambientale.
Le verifiche energetiche possono essere riferite, a discrezione dell’utente, all’energia primaria non rinnovabile o a quella totale, stanti le criticità interpretative a tutt’oggi sussistenti.
Le verifiche ambientali consistono invece nel soddisfacimento di una serie di CAM (Criteri Ambientali Minimi), in parte coincidenti con quelli richiesti dal D.M. 23.06.22 e in parte supplementari.
Si aggiungono le verifiche integrative richieste dalla guida IFEL, consistenti nel soddisfacimento di ulteriori CAM.
Il software provvede inoltre, dopo aver effettuato il confronto tra la classe energetica ante e post intervento, all’elaborazione di tutta la documentazione necessaria, vale a dire:
- la relazione di asseverazione della conformità al principio DNSH, tenuto conto delle indicazioni fornite dalla guida MEF;
- la check-list delle verifiche, in formato Excel.
9 Conclusioni
Dalla panoramica sulle nuove funzionalità dei software emerge come gli adempimenti correlati ai calcoli energetici divengano sempre più complessi, capillari e articolati, coerentemente con le molteplici esigenze dei progettisti: non solo l’applicazione di schemi procedurali rigorosi, ma anche un’interpretazione sottile e approfondita dei risultati.
Proprio al soddisfacimento di tali esigenze devono tendere tutte le nuove potenzialità fornite dai software, strumenti sempre più sofisticati e integrati.