La Suite Termotecnica-Energetica di Edilclima - Le novità del primo semestre 2024

La Suite Termotecnica-Energetica di Edilclima - Le novità del primo semestre 2024

PREMESSA

La suite termotecnica-energetica di Edilclima, incentrata sul motore di calcolo base EC700 e contraddistinta da una struttura modulare, appare come uno strumento in continua evoluzione, arricchendosi di continuo di contenuti innovativi e di utility avanzate.

Il suo costante perfezionamento è innescato da una duplice esigenza: da un lato, il puntuale allineamento all’evoluzione legislativa e normativa, dall’altro, la ricerca di un efficace soddisfacimento di tutte le esigenze degli utenti, che devono lavorare in modo sempre più rapido, integrato e agevole.

Tali esigenze sono state perseguite attraverso i più recenti aggiornamenti, che hanno riguardato, in particolare, tre specifici moduli.

EC705 ATTESTATO ENERGETICO

Il modulo EC705, finalizzato alla compilazione dell’attestato di prestazione energetica (APE) e all’esportazione, in abbinamento agli specifici moduli regionali, dei file XML sui rispettivi portali, è stato arricchito di numerose migliorie funzionali, volte soprattutto a velocizzare e a rendere più efficace l’operato dei certificatori energetici.

Una fase spesso laboriosa può essere costituita dalla compilazione delle “raccomandazioni”, ossia la definizione delle possibili opere di efficientamento dell’immobile, richieste obbligatoriamente nell’APE. Sarebbe bello poter disporre di uno strumento che assolva automaticamente a tale fase, come una sorta di “bacchetta magica”: a molti sarà capitato, probabilmente, di pensarlo. Ed ecco che tale desiderio è stato esaudito: la nuova versione del software è stata infatti provvista di un configuratore automatico, che identifica in modo immediato il set di raccomandazioni più adeguato al caso specifico (fig. n. 1).

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Fig. n. 1: configuratore automatico delle raccomandazioni

Attraverso un apposito pulsante (“Raccomandazioni semplificate”) il software elabora infatti, per ciascuna categoria di intervento (involucro opaco o finestrato, impianto di riscaldamento o raffrescamento, altri impianti, fonti rinnovabili), una “lista” di interventi tipici, per ognuno dei quali vengono calcolati tutti i parametri necessari (classe energetica raggiungibile, tempo di ritorno dell’investimento). Gli interventi prescelti vengono così richiamati nell’APE, senza alcun impegno di tempo da parte dell’utente. Tutto ciò si risolve in un’operazione di pochi minuti.

In caso invece si desideri procedere in modo personalizzato, assolvendo alle esigenze di modellazioni particolari, restano sempre valide le opzioni preesistenti, rese disponibili dal modulo EC720 (interventi precostituiti e dettagliati).

Un’altra fase impegnativa può essere costituita dalla compilazione degli APE delle singole unità immobiliari, soprattutto in caso di edifici condominiali, spesso composti da un numero elevato di appartamenti. Può infatti accadere che molti appartamenti abbiano caratteristiche simili, richiedendo la replicazione di molteplici inputazioni e comportando il rischio di errori, nonché determinando un notevole dispendio di tempo.

Si è così pensato a una modalità di compilazione rapida, introducendo una nuova funzionalità per la copia dei dati richiesti. Anche in tale caso un’operazione di parecchie ore si risolve, attraverso un semplice “click”, in un passaggio di pochi istanti.

Si è inoltre colta l’occasione per l’implementazione di perfezionamenti aggiuntivi, tra cui ad esempio un’ulteriore ottimizzazione della funzionalità di controllo degli XML esportati.

EC780 REGIONE LOMBARDIA

EC780, finalizzato all’esecuzione delle verifiche di legge e alla compilazione della relazione tecnica secondo la regolamentazione lombarda, oltreché all’esportazione, ai fini della certificazione energetica, del file XML compatibile con il portale regionale CEER, si è arricchito di un contenuto aggiuntivo: l’esecuzione delle verifiche di legge e la compilazione della relazione tecnica secondo la regolamentazione specifica del Comune di Milano (Deliberazione della Giunta Comunale n. 2542 del 29.12.15, Regolamento Edilizio), in conformità a quanto richiesto da U.C.R.Edil (fig. n. 2).

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Fig. n. 2: verifiche U.C.R.Edil per il Comune di Milano

La predetta regolamentazione comunale prevede, oltre alle verifiche richieste dalla D.d.u.o. n. 18546/2019, anche alcune verifiche aggiuntive, articolate in differenti livelli di eco-sostenibilità e aventi ad oggetto i seguenti parametri:

  • l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio;
  • le trasmittanze termiche puntuali dell’involucro opaco e finestrato;
  • il comportamento estivo dell’involucro, espresso dalle ore di sfasamento e dal fattore di attenuazione (per le coperture e le pareti opache);
  • l’efficienza del recuperatore di calore (in caso di edifici provvisti di ventilazione meccanica controllata);
  • la potenza elettrica installata (fonti rinnovabili elettriche);
  • la copertura da fonte rinnovabile (fonti rinnovabili termiche),
  • i parametri prestazionali (COP, GUE, EER) delle pompe di calore.

Scopo delle verifiche è non solo il rispetto dei requisiti di prestazione energetica, ma anche, con riguardo ad esempio a quelle relative alle pompe di calore e alle fonti rinnovabili, l’accesso ai bonus edilizi (scorpori volumetrici).

Va evidenziato come, in virtù della gestione delle pratiche multiple, introdotta grazie ad EC701 v.14, sia possibile simulare, all’interno di un medesimo file e in riferimento a un medesimo edificio, differenti set di verifiche, ad esempio regionali e comunali.

Sono inoltre disponibili funzionalità aggiuntive anche per quanto riguarda la certificazione energetica e l’esportazione del file XML (tracciato dei dati di input e output necessari per il deposito dell’APE). Il software dispone, infatti, dell’accreditamento fornito dalla Regione Lombardia.

Grazie a un aggiornamento gratuito, già ricompreso nella precedente versione 4, è quindi possibile caricare direttamente il file XML, generato da Edilclima, sul portale regionale CEER, senza dover effettuare elaborazioni aggiuntive attraverso il client Cened+ 2.0.

L’invio dell’APE al catasto regionale si risolve così in pochi semplici passaggi, mediante la seguente procedura:

  • inserimento dei dati di input in EC700 (comprensivi di alcuni dati aggiuntivi, specificamente richiesti dal motore Cened+ 2.0);
  • accesso alla maschera “Attestati energetici” e invio del file (modellazione effettuata con EC700) a Edilclima;
  • generazione automatica, da parte di Edilclima, del file XML ed esecuzione, sul predetto file, di tutta una serie accurati controlli, così da prevenire l’eventuale fallimento del successivo calcolo con il motore Cened+ 2.0;
  • invio, da parte di Edilclima, del file XML risultante, oltreché, ove quest’ultimo sia completo e calcolabile, di un’anteprima dei risultati, in virtù del collegamento tra EC780 e il motore Cened+ 2.0, e di una simulazione dell’APE (fac simile di quello che verrà elaborato dal motore Cened+ 2.0);
  • caricamento diretto del file XML sul portale regionale CEER.

In alternativa al caricamento diretto al catasto regionale, è sempre possibile completare e modificare l’elaborazione dell’APE con il client Cened+ 2.0, attraverso la preesistente funzione “Importa XML”.

EC779 PROTOCOLLO ITACA

EC779, finalizzato alla valutazione della sostenibilità energetico-ambientale degli edifici secondo i criteri previsti dal Protocollo Itaca Nazionale 2019 e dalle prassi di riferimento UNI/PdR 13:2019, è stato adeguato alle revisioni dell’ottobre 2023 (fig. n. 3).

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Fig. n. 3: calcolo del punteggio finale (revisioni 2023)


Tra le principali motivazioni alla base delle revisioni, si annoverano:

  • l’allineamento al D.M. 23.06.2022, riguardante i CAM (Criteri Ambientali Minimi), alla regolamentazione internazionale, tra cui il sistema di indicatori Level(s) e la Tassonomia europea, e al sistema SBTool (Sustainable Building Tool);
  • un’esigenza generale di razionalizzazione e ottimizzazione dello strumento.

Le revisioni hanno comportato una serie di modifiche al protocollo, implementate di conseguenza nel software, tra cui si evidenziano:

  • la variazione delle codifiche e delle denominazioni di alcuni criteri, oltreché di determinate categorie e aree di valutazione;
  • l’aggiunta dell’area di valutazione H (adattamento ai cambiamenti climatici), contenente i criteri H.1.1 (albedo delle superfici) e H.2.1 (permeabilità del suolo);
  • l’eliminazione di alcuni criteri (B.4.1, C.3.2, C.4.1, D.3.1, D.3.3);
  • l’introduzione del criterio B.3.7 (adattabilità per usi futuri);
  • la modifica delle equazioni finalizzate alla valutazione della qualità dell’edificio e alla determinazione del punteggio finale;
  • la modifica della logica di valutazione dei temi alla base di alcuni criteri, tra cui ad esempio quello della ventilazione.

CONCLUSIONI

Il primo semestre del 2024 è stato dunque ricco di numerose novità.
Cosa aspettarsi per il prossimo semestre?
Sicuramente altrettante novità: il settore termotecnico è in continua evoluzione ed è fondamentale rimanere al passo.

Gli obiettivi perseguiti sono sempre più elevati e ambiziosi (basti pensare alla nuova direttiva EPBD) ed occorre essere preparati al cambiamento.
I progettisti devono dunque essere provvisti di strumenti informatici all’altezza, in grado di precorrere i tempi e di assolvere efficacemente ad ogni nuova esigenza.

APPROFONDIMENTO: RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Le prassi UNI/PdR, finalizzate al calcolo del punteggio di prestazione degli edifici, sono articolate in tre parti distinte, relative, rispettivamente, all’inquadramento generale, agli edifici residenziali e agli edifici non residenziali.
Un notevole impulso alla revisione delle prassi è stato dato dall’emanazione del D.M. 23.06.2022, relativo ai CAM (Criteri Ambientali Minimi). Scopo di questi ultimi è l’affidamento, da parte delle stazioni appaltanti, dei servizi di progettazione e dei lavori aventi ad oggetto gli edifici pubblici (nuova costruzione, ristrutturazione, manutenzione).
I CAM sono, ai sensi del D.Lgs. 36/2023 (nuovo codice dei contratti pubblici), di obbligatoria applicazione, dovendo pertanto essere necessariamente inseriti nella documentazione progettuale e di gara.
Il Protocollo Itaca è invece di applicazione volontaria, salvo che non venga richiesta dalla stazione appaltante.

 

Pubblicato il: 31/07/2024
Autore: Donatella Soma – Amministratore, supporto tecnico, editoria e normativa Edilclima