Bollettino ECOMAR n. 46

2016/01

L'articolo "Errori frequenti nella contabilizzazione del calore" di F. Soma, pubblicato sul n. 49 di Progetto 2000 ha evidenziato al punto 1.,come sia molto frequente e particolarmente grave l'errore dovuto ad un'errata valutazione della potenza dei corpi scaldanti in corrispondenza di un ∆t, fra temperatura media del radiatore e aria ambiente di 60 °C. 

Il metodo dimensionale di cui all'appendice D della norma UNI 10200 costituisce la fonte di dati più sicura per il tecnico progettista di impianti di contabilizzazione. Il metodo si basa su dati molto accurati (garantiti entro un'incertezza dell'1%) rilevati dall'E.CO.MA.R. nella camera di prova del Politecnico di Torino, come illustrato nell'articolo "Il calcolo della potenza termica nominale dei corpi scaldanti con il metodo dimensionale" di F. Soma, pubblicato sul n. 48 di Progetto 2000.

Pubblichiamo inoltre il Bollettino E.CO.MA.R. n 46 del Dicembre 1995 (l'ultimo pubblicato) che riporta, oltre alla emissione termica garantita dei modelli più diffusi di radiatori in ghisa, anche notizie sul comportamento dei corpi scaldanti, tutte suffragate da altrettante prove di laboratorio.

Per i modelli per i quali il metodo dimensionale non è applicabile, o che non sono contenuti nel Bollettino E.CO.MA.R., è necessario disporre di un certificato di prova secondo la norma UNI 6514-69 o la norma UNI EN 442, trattando in ogni caso il dato secondo le modalità illustrate al punto D.3.1. della norma UNI 10200.